Come ogni anno, più o meno in questo periodo, cerco di rimuovere un terribile ricordo, un tormento, un’agonizzante evento che ho più e più volte cercato di soffocare sotto una montagna di eventi più lieti. Sono persino dovuta emigrare per stare il più lontano possibile, con la mente così come nel fisico, al Festival di Sanremo. Ma oggi purtroppo l’informazione è mediata da Internet. E anche se io non ho la tv italiana in casa, ci pensa il caro Internet a far riaffiorare ricordi che avrei preferito obliare.
A casa mia non si è mai visto il Festival, mamma e papà ci risparmiavano queste torture, se proprio eravamo stati monelli ci mandavano a letto senza cena, ma non sono mai arrivati a punirci con tale visione.
Ricordo però che un anno non ci perdemmo una puntata del dopo-festival. Non so che edizione fosse, chi cantasse e chi presentasse, ma il dopo festival era fatto da Arbore, Mirabella (prima che conducesse quella odiosa trasmissione su tutte le malattie rare, che una volta vista ti verranno tutti i sintomi) e Banfi. Io del Festival ho solo questo ricordo.
Un’altra cosa mi viene in mente. Per invogliare le persone a pagare l’abbonamento RAI, veniva estratto un (s)fortunato che vinceva un posto in prima fila. Mi chiedevo se anche oggi si prova ad incrementare il numero degli abbonati in questo modo, o se la RAI ha invece capito che questo potrebbe essere un ottimo motivo per non pagare il canone.
Spero sopravviviate tutti ancora una volta a questa edizione (a quante siamo arrivati?). Io per un po’ eviterò di leggere le testate giornalistiche italiane, se succederà qualcosa di importante in Italia lo verrò comunque a sapere.
p.s. ho inserito questo post nella categoria "solidarietà"..anche oggi vi sono vicina