E come ogni anno siamo al momento della resa dei conti, del riassunto delle puntate precedenti, del resoconto dell’anno che volge a termine. usato e ormai consunto, siamo frettolosi del vecchio e aspettiamo il nuovo carichi di propositi, convinti che sarà migliore. Ma prima di sbarazzarci del tutto del consumato 2007, meglio buttarvi dentro ancora gli ultimi rifiuti e gettarlo via. E prima che inizi a puzzare ci mettiamo dentro i filmoni di Natale, quelli dei quali ci vergogniamo tanto vengano prodotti nel paese di de Sica, Pasolini e Antonioni, ma che misteriosamente ogni anno riempiono le sale fino a farle scoppiare.
La puzza del vecchio anno inizia però già a dare i primi sentori con l’inizio delle battaglie a suon di calendari, che ormai ritraggono suore, preti e sportivi, come seni e glutei.
Iniziano poi le classifiche, dei dischi piú ascoltati, dei libri più letti e quella delle città italiane dove si vive meglio. Ogni anno si spera che le altre città peggiorino, in modo che la nostra si piazzi meglio. Così Catania tira un respiro di solllievo e lascia l’ultimo posto alla vicina Agrigento. Palermo gioisce perchè anche quest’anno ce l’ha fatta a non essere all’ultimo, ma al 94 posto. Tra le prime città compaiono le “meno” italiane, Trento, Bolzano e Aosta, che hanno chiaramente saputo sfruttare l’autonomia delle proprie regioni di appartenenza, forse qualcuno di loro dovrebbe andare giù in Sicilia a insegnare ai nostri come governare.
Ma il prossimo anno andrà meglio, rimonteremo quella stramaledetta classifica de “il sole 24 ore”, saremo tutti più felici grazie ai calendari delle veline che allieteranno ogni giornata e rideremo pensando ancora al filmone di Natale, sperando che Dalla avesse ragione, che sarà veramente tre volte Natale, così si riderà tre volte tanto, che anche i preti potranno sposarsi o essere coppie di fatto, come meglio desiderano.