È un inverno anomalo questo, fatto di temperature ben sopra lo zero, di piogge e di Felix. Quest’ultimo si diverte a mettere oggetti sui binari dell’abate al solo scopo di farmi ritardare e di scoperchiato il finto palazzo di Potsdamer Platz che forse prima di allora la gente pensava fosse realmente un palazzo e magari lo indicava dicendo “guarda li, deve essere stato progettato da Renzo Piano”. È un inverno in cui stranamente i tedeschi non riescono a disfarsi degli addobbi natalizi. In genere già il 2 gennaio non resta alcuna traccia delle feste, e invece quest’anno le luci alle finestre sono ancora lì, forse come unico segno che siamo in inverno, che se non ci fossero loro a ricordarcelo fasi intermittenti, ce ne scorderemo. Gli alberi giacciono già da tempo lungo i marciapiedi, ci se ne disfa sempre molto velocemente temendo possano rimanere altrimenti ancora un anno in casa, ritrovando poi il natale successivo solo il cadavere del natale precedente. Rimarranno lungo le strade in attesa che li vengano a raccogliere, ancora per poco. È un inverno in cui non sai se indossare guanti e cappello, che nel dubbio li porti con te per dimenticarli chissà dove. C’erano ancora a Schöneberg, ad Adlershof non li ho visti più. Spero abbiano proseguito verso l’aeroporto e si siano imbarcati per qualche capitale del nord, alla ricerca di temperature più adatte a loro. Spero li abbia trovati un senzatetto, di quelli che si addormentano lungo i sedili stringendo dentro un cappotto ormai logorato da tanto tempo da qualcun altro. Spero gli siano utili dovesse mai arrivare veramente freddo. Doveste mai incontrare un senzatetto a Berlino, con in testa un cappello nero con un pom pom in cima e dei guanti rosa alle mani, sappiate che sono stati un mio dono involontario. È un inverno triste e piovoso. Il rumore delle auto in corsa non è ovattato dalla neve soffice e per strada non si sentono le urla dei bimbi che giocano con la neve o che vengono trainati sullo slittino dai genitori. È un inverno più grigio dei soliti inverni, perché non ha il candore della neve. È un inverno noioso perché non sorprende la mattina con una spruzzata di neve fresca. Solo tanta pioggia sottile. Questo qui non è affatto inverno.
stai avendo un piccolo assaggio dell’inverno australiano… inverno che non e’ inverno vero, perchè non fa poi così tanto freddo (anche se non abbiamo il riscaldamento in casa) e soprattutto perchè non c’è la neve!
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buuuuhhhh 😦 non mi piace
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neanche a me… però per lo meno non siamo a -30!
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Ma viva viva gli inverni tiepidi e piovosi! La luce fortissima del sole d’inverno e’ insopportabile… 😦
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nu 😦
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Famo cambio. Io sono qui che mi nascondo dal sole come un vampiro…
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nascondino tra le calle
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Funziona! Non mi troveranno mai
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attenta che poi ti perdi. È un labirinto quella città a forma di pesce!
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É un inverno inglese! Qui fa un po’ piú caldo del solito, ma piove di piú… (tanto non nevicava neanche prima, se non pochi giorni all’anno)
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Epperó non sono (purtroppo) a Londra! 😦
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…vieni per un weekend, costa pochissimo adesso!
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Eh! Magari. Se e quando sarà te lo dico di certo. Ormai so dove abiti 😀
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Non mi dire che sei diventata una di quelli che rimpiangono il fatto che non ci sia la neve! Qui non ha ancora nevicato…ma io proprio non mi lamento 😛
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Sì. Mi lamento. La cosa che mi riesce meglio 🙂
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Hai di fronte , si fa per dire, una che ama da matti l’idea di inverno ma anche il freddo , la neve, giacconi e berretti e che se l’inverno non arriva in tutta la sua pienezza , beh, si lamenta quanto te. Veronica
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